In occasione della bella iniziativa organizzata dall’AIGA sezione di Locri (RC) ho avuto il piacere di rivedere Maurizio Reale e Andrea Pontecorvo, componenti del gruppo di lavoro della FIIF.
L’iniziativa, introdotta dall’avv. Serena Callipari, presidente della sez. di Locri dell’AIGA, era diretta a spiegare il “nuovo” Processo Esecutivo Telematico a seguito del D.L. 132/2014. In apertura segnalo il commosso minuto di silenzio osservato dalla platea in memoria della scomparsa del giovane avvocato Lorenzo Claris Appiani e del giudice Fernando Ciampi morti nella strage avvenuta il 9 aprile scorso all’interno dei locali del Tribunale di Milano.
Il convegno si apre con un insolito intervento: l’avv. Carla Broccardo, consigliere del CNF, fa capolino sullo schermo in collegamento via Skype da Roma. L’avv. Broccardo sottolinea l’importanza delle nuove tecnologie al servizio della professione forense, ricordando che è comunque richiesto uno sforza da parte dell’Avvocatura, ma anche e soprattutto del legislatore per il coordinamento della normativa codicistica con quella sul PCT.
Segue l’intervento del dott. Sergio Malgeri, Presidente di Sezione presso il Tribunale di Locri, il quale ha esposto le difficoltà del sistema telematico per i magistrati e i cancellieri, rendendosi pronto ad avere grande tolleranza per inconvenienti tecnici che altre sedi territoriali casserebbero senza indugio. La perplessità del magistrato però si estende all’atteggiamento delle parti in causa (avvocati, magistrati, cancellieri) riguardo un possibile “rigetto” di tale sistema a seguito dei diversi disservizi dello stesso.
Con gli avvocati Reale e Pontecorvo si entra nel vivo dell’argomento principe del convegno: cosa cambia all’interno della disciplina del processo esecutivo? Replicare quanto riferito brillantemente dai relatori sarebbe davvero riduttivo, pertanto rimando i lettori al sito della FIIF, dove troverete tutto il materiale redatto in argomento.
Ringrazio pubblicamente l’avv. Maurizio Reale che prima della sua relazione ha ricordato il collega ed amico Giorgio Rognetta, scomparso la scorsa estate.
Mi concedo un solo punto di critica, che naturalmente non è rivolto agli argomenti trattati dai relatori, davvero esaustivi, ma ad un paio di interventi dalla platea. Un avvocato in particolare, non più giovanissimo, ad un certo punto si è alzato ed ha cominciato a parlare di “anticostituzionalità” delle norme sul PCT che, a suo avviso, agevolerebbero alcuni avvocati, danneggiandone altri, che magari hanno meno dimestichezza con il computer. Ecco, a quasi un anno dall’obbligatorietà della trasmissione telematica degli atti, interventi come questo mi lasciano davvero senza parole. Mi sembrava di ascoltare Don Chichotte… Le difficoltà ci sono, ma tant’è e noi ci dobbiamo adeguare al cambiamento, non combatterlo.
Ad esempio, quanti di voi fanno il BACKUP??? (D.Lgs. 196/2003)